Il Duomo dei Santi Prosdocimo e Donato fu costruito tra il 1774 e il 1826, sul luogo dove si trovava l’antica chiesa parrocchiale, troppo piccola per far fronte all’aumento della popolazione. L’architetto Domenico Cerato progettò la pianta, mentre l’impianto neoclassico è stato conferito all’edificio dagli interventi dell’architetto Ottavio Bertotti ed ultimato con la collaborazione dell’architetto Carlo Brera. La facciata è stata ultimata soltanto nel 1913 con bellissimi bassorilievi e statue del Fusaro. L’arredo di maggior prestigio che orna gli interni e che sovrasta l’altare maggiore è il baldacchino, in legno scolpito e dorato, di forma ottagonale con lati irregolari. Esso si allunga sull’asse mediano ed è munito di frange e fiocchi.
Il Duomo conserva importanti dipinti di Leandro da Bassano, di Lattanzio Quarena, di Sebastiano Santi e di Michele Fanoli. Nella sacrestia si trova una pinacoteca in cui sono conservati dipinti di altri pittori famosi. Possiamo citare “La Cena in Emmaus” di Jacopo da Ponte, “Lamento sul Corpo di Cristo” di Andrea da Murano, “La Flagellazione” attribuita a Palma il Giovane e “L’Adorazione dei Magi” di scuola veneta.